domenica 13 settembre 2009

Nella gioia e nel dolore


Vesti bianche, passi leggeri, uno dopo l'altro..visi felici, concentrati..lui aspettava dentro, con una giacca blu che copriva gran parte del suo corpo. Il pubblico, la folla, attendeva impaziente l'arrivo di lei.

La veste bianca impattò con l'ambiente circostante, e tutto si accese di luce: pochi passi, emozionati, insicuri, ansiosi. Lui era lì, guardava con curiosità gli sviluppi di quel cammino che l'avrebbe portata lì, così vicino. Così vicino. Lei arrivò, e gli occhi si chiusero insieme: fu un lampo, un attimo, e si trovarono uniti. L'uno all'altra.

Lui e lei.
Lei e lui.
Per la vita.
Una vita insieme.

Esplose la felicità, esplose l'amore: e lo sentirono pure i vicini, tanto che dovettero affacciarsi alle finestre ed ai balconi per cercare di capire cosa stesse succedendo.

L'amore era lì, passava per i viali, inondava le strade, i marciapiedi. La luce era lì, sembrava quasi irreale, tanto era chiara, quasi trasparente.
Tutto era lì, condensato in unico luogo: non c'era altrove, non c'erano alto e basso, destra e sinistra, non c'era più nulla. Solo un unico abbraccio, due persone, un amore, un sogno ormai divenuto realtà.

Ed il ragazzo osservava da lontano, contava i passi e gli sguardi dei presenti: ma poteva sentirla ormai. Sfiorava la felicità degli altri, la sentiva entrare nella sua vita, nel suo corpo, nelle sue fibre: non era lontana, estranea. No. Lì, era lì, poteva sentirla, e non solo più vederla. Forte, vera.

Intanto le vesti bianche e blu seguitavano a muoversi leggere nel prato, tra i tavoli: la vita arrivava, entrava, si faceva sentire. Per un attimo, il ragazzo non pensò ai suoi dubbi, a tutti i pensieri, alle preoccupazioni, e persino quell'ansia scomparve: pensò soltanto a loro due, alla loro felicità, ai loro sguardi, a quei movimenti atti a cercarsi, alle dita che si intrecciavano sino a perdersi l'une nelle altre. E alla gioia che esplodeva, ancora una volta. E, per un attimo, anche nella sua vita: di riflesso, ma esplodeva pur sempre.

Rimase tutta la sera, osservò da lontano gli astanti, e ringraziò ogni singolo istante di quel giorno, ogni sguardo: sfiorava la felicità, e ne era pieno. Sì, per quella sera, per poco, ma la sentiva.

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